Per non rischiare di incappare in spiacevoli inconvenienti o incidenti diplomatici che potrebbero rovinare il giorno del matrimonio, è bene seguire qualche piccola regola di bon ton.
Lo sposo dovrebbe essere accompagnato all’altare dalla madre qualche minuto prima dell’orario ufficiale di inizio della cerimonia nuziale. È opportuno che gli invitati entrino in chiesa per primi, seguiti dallo sposo e, infine, che ci sia qualche minuto di attesa per l’arrivo della vera regina della giornata. Far aspettare il futuro marito è una consuetudine a cui pressoché nessuna donna sa rinunciare, al punto che il ritardo della sposa è diventato quasi d’obbligo. Attenzione però. Oltre i 15 minuti diventa maleducazione e si rischia di compromettere la scaletta dell’intera giornata.
Quando arrivate, tutti devono essere all’interno della chiesa. Con voi ci sarà solo chi vi accompagnerà all’altare. Il galateo vuole che la sposa sia accompagnata all’altare dal padre, ma, in mancanza della figura paterna, è possibile ricorrere ad uno zio, al nonno o ad una figura maschile importante nella vostra vita. La regola in questo caso non è così rigida e, se lo desiderate, potete farvi accompagnare all’altare anche da vostra madre. Evitate, però, di farvi prendere per mano, varcate la navata sempre e solo a braccetto. Davanti all’altare, la sposa si posiziona a sinistra e lo sposo a destra.
Il velo da sposa è parte della tradizione religiosa. Nel matrimonio cattolico è simbolo di purezza e castità ed ha la funzione di proteggere il candore della futura sposa. È, pertanto, inadatto alle cerimonie civili in Comune ed ai riti simbolici. Il velo è ritenuto inappropriato anche in caso di seconde nozze.
La tradizione vuole che il bouquet sia l’ultimo regalo del fidanzato alla futura sposa, da far recapitare il giorno stesso della cerimonia. Solitamente si fanno due bouquet, uno per il lancio ed uno da conservare per ricordo.
Quanto al numero dei testimoni, non c’è alcun problema se sposa e sposo ne hanno un numero diverso e non c’è alcuna regola fissa per il sesso degli stessi. I testimoni entrano in chiesa facendo il giro esterno ai banchi e prendono posizione prima degli sposi.
Abito da sposa
L’abito ideale deve essere adatto alla fisicità ed all’età della sposa, tenendo conto anche della location, del tipo di cerimonia e dell’orario. Anche in caso di convivenza prolungata, la vestizione della sposa dovrebbe avvenire in un ambiente diverso da quello in cui si prepara lo sposo, come, ad esempio, la casa dei genitori.
Con l’abito da sposa devono essere indossati pochi gioielli, per non rubare la scena alla fede, la vera protagonista della cerimonia. È ammesso indossare, al massimo, un paio di orecchini o un punto luce sobrio.
La sposa non deve portare né borse né pochette. No anche ad occhiali da vista, orologio ed unghie finte dalle tonalità accese. Il trucco perfetto è molto leggero, quasi impercettibile, e waterproof, a prova di lacrime. Optate per nuance fresche, per dare leggerezza al make up. No, invece, all’abbronzatura. Il colorito deve essere, tendenzialmente, pallido. L’acconciatura dovrebbe essere raccolta, anche se al giorno d’oggi sono in voga i capelli sciolti. L’acconciatura raccolta è d’obbligo, invece, se la sposa non è più giovanissima. Le spose un po’ in là con gli anni o in seconde nozze è consigliabile che evitino il bianco totale.
Sarete protagoniste di un rito religioso solenne, caratterizzato da intimità e sobrietà, pertanto il galateo vieta categoricamente abiti troppo audaci, scollati o trasparenti, volant, lustrini ed eccessi. Si consiglia di orientarsi su abiti dal taglio sartoriale raffinato, come i vestiti da sposa di GrittiSpose.
La gonna dell’abito non deve toccare terra sul davanti, per evitare di essere calpestata. La parte posteriore dell’abito, il velo e la coda del vestito devono essere curati nei minimi dettagli, in quanto, durante la cerimonia, darete la schiena agli invitati.
Accessori di estrema eleganza, i guanti rappresentano una forma di rispetto nei confronti del luogo di culto e dovrebbero essere sempre indossati, anche in estate. Ricordatevi di toglierli davanti all’altare con movimenti lenti e rimetteteli uscendo dalla chiesa.
Il galateo prevede che la sposa indossi scarpe chiuse, ma ultimamente sono ammesse anche le décolleté ed il modello Chanel. Il tacco dovrebbe essere scelto in funzione della comodità della calzatura, del tipo di suolo sul quale si dovrà camminare e dell’altezza dello sposo, che non dovrebbe essere sovrastato dalla sposa. Tenete presente che il plateau rialza molto e dovrebbe essere scelto solo dalle spose di piccola statura. Il galateo prevede che la sposa indossi sempre le calze, anche in estate.
Adatto alle cerimonie diurne, il cappello può essere indossato solo in Comune, mai in chiesa, in cui l’unico accessorio ammesso per coprire il capo è il velo.