Le donne in dolce attesa possono andare incontro a una lieve carenza di ferro, che tuttavia può essere compensata correggendo alcune abitudini alimentari.
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Nel corso di una gravidanza, è molto importante mantenere un regime alimentare equilibrato e sano, in modo da garantire l’assunzione di tutti i nutrienti di cui la futura mamma ha bisogno, per sé e per il bambino, in considerazione della crescita del fabbisogno. Una particolare attenzione deve essere riservata al ferro: occorre individuare quei cibi che permettono di aumentare l’apporto di tale nutriente. Le carni rosse, per esempio, garantiscono una biodisponibilità di ferro molto elevata, ma possono essere consumate solo se ben cotte; le donne incinte, infatti, non dovrebbero consumare le preparazioni come la tartara e il carpaccio, che sono a base di carne cruda (e lo stesso dicasi per il sushi o i salami freschi).
Una dieta ideale per le donne in gravidanza
In alternativa alle carni rosse, poi, si possono consumare i formaggi e le uova. A livello generale, se si adotta una dieta ben bilanciata non ci dovrebbero essere problemi nel riuscire a soddisfare il fabbisogno di nutrienti essenziali, compresi i folati e il ferro. Oltre a uova e carne rossa, dunque, è bene consumare la frutta secca, le verdure a foglia scura e i legumi. Se si riscontra una necessità più elevata (o un apporto insufficiente) di ferro, in ogni caso, è possibile fare affidamento su un integratore nutrizionale con ferro, ma solo sotto la supervisione del proprio medico.
Il ruolo del ferro nel corpo umano
Nel nostro organismo, il ruolo fisiologico del ferro è correlato, tra l’altro, alla vitamina A, alla vitamina C, alla vitamina B2, alla vitamina B12 e ai folati. I valori normali di ferro necessari ogni giorno per le donne variano a seconda dello status fisiologico e dell’età. In particolare, nelle donne giovani e nelle adolescenti la dose raccomandata di assunzione è di 18 o 20 mg di ferro ogni giorno, per un fabbisogno quotidiano di 10 mg biodisponibile. Nel caso delle donne in gravidanza, però, la dose raccomandata di assunzione cresce fino a 27 mg, mentre il fabbisogno può arrivare a 22 mg. Questo succede in quanto l’organismo della futura mamma subisce dei cambiamenti fisiologici, necessari per assecondare il mutare dei fabbisogni metabolici.
Il circuito sanguigno in una donna in gravidanzaTra i cambiamenti più importanti che si verificano nell’organismo di una donna in dolce attesa c’è quello che riguarda il circuito sanguigno. In pratica si verifica un incremento del volume ematico per questioni fisiologiche; inoltre, i livelli di emoglobina e la concentrazione di globuli rossi si riducono a causa della maggiore diluizione del sangue. Così, si nota un calo del livello di ferro nei depositi perché la crescita del volume plasmatico favorisce una maggiore richiesta di nuovo sangue e di emoglobina, che è la proteina che si occupa di portare l’ossigeno nei vari distretti del corpo. A mano a mano che la gestione prosegue, poi, i valori di emoglobina calano sempre di più.