Vi siete mai chiesti quali caratteristiche fanno si che un individuo venga identificato come partner ideale? Vi siete mai interrogati sulla possibile esistenza di tratti distintivi, maschili e femminili, che hanno il potere di attrarre gli individui del sesso opposto?

Che ci siano delle differenze di genere nella scelta del partner non è certo una novità. Ma molti non sanno che per rispondere a queste domande, alcuni psicologi hanno applicato le teorie di Charles Darwin alla psicologia delle relazioni di coppia e hanno tentato di comprendere le basi evolutive dell’attrazione tra uomini e donne. Questi studiosi sono partiti dall’idea darwiniana che esista un processo di selezione delle caratteristiche adattive che permette, a chi le possiede, di avere dei benefici legati alla riproduzione, la cosiddetta “selezione sessuale”.

Come ci spiega lo psicologo Cosimo Santi di Firenze, le moderne teorie psico-evoluzioniste interpretano la flessibilità del comportamento sessuale umano come l’evoluzione di alcuni meccanismi che si sono sviluppati in modo funzionale nel corso dei millenni. Il significato della loro esistenza è dovuto al fatto che essi hanno risolto, in un lungo arco di tempo, specifici problemi legati alla riproduzione e alla sopravvivenza.

Secondo questi psicologi, le differenze tra i sessi nella scelta del partner discendono da problemi adattivi diversi. Gli uomini si sono dovuti confrontare con problemi relativi alla possibilità di identificare donne con alto potere riproduttivo per aumentare la sicurezza della loro paternità. Le donne, d’altro canto, sono andate alla ricerca di uomini capaci di assicurare protezione e risorse, che fossero disposti a impegnarsi in una relazione a lungo termine e che possedessero abilità genitoriali.

Secondo questa teoria, i nostri progenitori maschi hanno sviluppato dei meccanismi per percepire gli indicatori di valore riproduttivo della donna, e tra questi i più evidenti sono stati la giovinezza e la salute. Mentre ancora oggi gli standard di bellezza femminile variano da cultura a cultura, è stata riscontrata una preferenza universale che sarebbe predittiva dell’efficienza riproduttiva della donna, cioè un particolare rapporto tra la circonferenza della vita e quella dei fianchi (da 0,67 a 0,80). Secondo questi studi, ciò che attira gli uomini non è il peso o la costituzione (snella piuttosto che robusta), ciò che conta è che il corpo femminile ricordi la classica forma a clessidra.

Nelle femmine, lo sviluppo della preferenza per maschi provvisti di risorse può ritenersi la ragione più antica e diffusa della scelta femminile nel regno animale e umano. Nel corso della storia evolutiva, le caratteristiche maschili di personalità che hanno rivelato una potenziale mobilità sociale in ascesa, come la reputazione e la stima dei pari, si sono rivelati indicatori universali delle capacità di protezione e di controllo delle risorse, e come tali, sono stati selezionati positivamente dalle donne in cerca di partner.

Queste teorie hanno recentemente trovato un riscontro empirico. Uno dei principali psicologi evoluzionisti, David Buss, professore dell’Università del Texas, ha documentato l’universalità delle preferenze dei due sessi, fornendo la prima testimonianza transculturale a sostegno delle basi evolutive della psicologia dell’accoppiamento umano.

Lo studio ha indagato quali fossero i criteri di scelta del partner ideale per una relazione stabile in un campione costituita da 300 soggetti (150 maschi e 150 femmine) di età compresa tra i 19 e i 42 anni.

I risultati confermano l’ipotesi che esistono delle differenze di genere nelle caratteristiche ricercate nel partner ideale: le donne prediligono partner con status sociale elevato, più grandi di loro, affidabili, non sposati, senza figli, carismatici, con ideali simili ai loro, autorevoli, spiritosi e apprezzati dalla famiglia di lei. Gli uomini prediligono partner attraenti, giovani, con sex appeal, che si lasciano conquistare, oculate nelle spese e in grado di occuparsi della casa.

Certe caratteristiche individuali determinano la scelta del partner poiché funzionano da segnali che trasmettono messaggi ben precisi.