La rinite allergica è una reazione dell’organismo ad un allergene oppure ad una sostanza irritante. Tra gli allergeni in assoluto più diffusi che sono causa diretta di attacchi di rinite più o meno intensi dobbiamo sicuramente ricordare gli acari della polvere, le spore delle muffe, il polline delle piante e i peli degli animali domestici. Tra le sostanze irritanti invece, dobbiamo ricordare il fumo, sia quello delle sigarette che quello che può sprigionarsi da un camino, da una stufa, da un barbecue, da una pentola, alcune sostanze chimiche presenti in prodotti per la detersione delle superfici, la polvere in generale, anche quella del legno, del gesso e simili, le sostanze presenti nelle bombolette spray.
La rinite allergica è molto diffusa nell’universo femminile, una condizione che non è grave ovviamente, ma che rende difficile portare avanti al meglio le proprie attività quotidiane. Il naso chiuso, che cola in continuazione dalla mattina alla sera, senza mai dare un attimo di tregua, gli starnuti, gli occhi arrossati, che bruciano e prudono in modo intenso sono tutti sintomi che se messi insieme possono portare ad un senso di malessere, di spossatezza, di mancanza di energia, senza dimenticare poi che possono comportare un riposo davvero molto disturbato e far passare anche la voglia di mangiare. Una donna che lavora, che ha dei figli, che ha una casa di cui prendersi cura, non potrà mai riuscire a stare dietro a tutto nel miglior modo possibile durante i suoi attacchi di rinite allergica. E la situazione ovviamente peggiora nel caso di una gravidanza.
Sì, il connubio tra rinite allergica e donne incinta deve essere considerato davvero molto grave. Anche se è vero che la gravidanza è uno dei periodi più belli e felici nella vita di una donna, è vero anche che il pancione sempre più grande e pesante, i chili di troppo che si accumulano sull’organismo, la stanchezza cronica che spesso le donne in questa fase della loro vita accusano, rendono questi 9 mesi anche molto stancanti. E in una situazione di questa tipologia, una rinite allergica può stancare ulteriormente, rendendo questi 9 mesi ancora più complessi.
Il problema principale poi è che la rinite allergica in gravidanza non può essere curata con i classici farmaci che la donna era solita assumere prima di restare incinta. La maggior parte di quei farmaci infatti ha la capacità di oltrepassare la placenta. Che cosa significa questo? Significa che il feto potrebbe incorrere, proprio a causa del contatto con questi medicinali, in malformazioni di varia tipologia, anche davvero molto gravi, soprattutto se il medicinale viene assunto nei primi mesi della gestazione. Durante il primo trimestre infatti il feto è in continua fase di formazione e solo allo scadere dei tre mesi potrà dirsi del tutto formato. Si tratta quindi di 3 mesi davvero molto delicati in cui la mamma deve fare di tutto per tenere il feto quanto più protetto possibile e quanto più lontano da ogni sostanza che potrebbe danneggiare la sua crescita e il suo corretto sviluppo.
Ogni donna che soffre di rinite allergica dovrebbe quindi durante il periodo della gravidanza cercare di stare quanto più lontano possibile dal fattore scatenante, da quegli allergeni quindi e da quelle sostanze irritanti di cui abbiamo sopra parlato e che sono la diretta conseguenza di un attacco di rinite. La prevenzione insomma è senza dubbio l’arma più potente che le donne in dolce attesa possiedono, una prevenzione che deve essere quanto più accurata possibile. Nel caso in cui la rinite dovesse sopraggiungere comunque, la cosa da fare è andare subito a parlare con il proprio medico curante e con il ginecologo in modo da trovare insieme quale sia il trattamento migliore, quello che è capace di aiutare la donna in dolce attesa a rendere meno intensi i sintomi o a farli scomparire del tutto, ma che è anche sicuro al cento per cento per il bambino.